ormati da Matteo Sideri (chitarra), Andrea Giometti (voce e basso) e Alessandro Ferri (batteria), sono diventati popolarissimi nel 2009, grazie a una manciata di pezzi autoprodotti, e in seguito con tour infiniti in giro per il mondo.
L’immediatezza dei Soviet Soviet nei live è stata anche registrata in studio, con un lavoro pazzesco che ha fatto nascere il loro esordio su disco “Fate”. Uscito nel 2013 e coerente con la strada percorsa nei precedenti EP, ha mostrato la confidenza col genere e la crescita del gruppo.
Facile definirli post-punk… la band ha sempre guardato anche ad altri orizzonti: coldwave e art-punk in primis, con l’obiettivo di essere innovativi e raffinati nello stesso tempo.
Il seguito del 2016, Endless, è stato messo in tantissime compilation nel mondo e ha addirittura ottenuto un remix di Oliver Ackermann, leader della band USA A Place To Bury Strangers.
Ora, l’ultimo (per adesso) episodio: Ghost, disponibile on-line e sul supporto musicassetta in edizione limitata, che potete ascoltare qui.
Durante le serate del weekend ci sono le nuove linee notturne, per muoversi a Bologna e provincia durante tutta la notte (con corse ogni mezz'ora!).
Sali a bordo della linea N3 e arriva al Covo (e torna a casa!) quando vuoi, ovunque abiti.
In questo periodo (e per parecchio tempo) è possibile che in questa zona ci siano dei lavori che limitano la disponibilità di parcheggi in zona. Se in viale Zagabria non trovi parcheggio consigliamo di cercare nelle seguenti vie: Kharkov, della Campagna, Francoforte, Machiavelli.