You heard it here first. Since 1980.

Da oltre quarant’anni il Covo Club è uno spazio libero alle contaminazioni dei suoi frequentatori. Musica, concerti, clubbing ed eventi culturali di ogni forma e tipo, in un avamposto culturale che ormai non ha eguali in Europa, rappresentando la propria identità e quella di un club internazionale di scoperta, conoscenza musicale, socialità, divertimento e inclusione allo stesso tempo.

Tra le mura del Casalone, in viale Zagabria 1, al centro dello splendido parco che colora l’area di San Donnino e all’interno di uno degli edifici più antichi dell’intero quartiere, hanno mosso i loro primi passi band internazionali e italiane che nel tempo hanno dominato le classifiche e riempito i cuori di tantissimi ascoltatori: Franz Ferdinand, The XX, Cigarettes After Sex, Idles, Gossip, The Libertines, Stereolab, The Black Lips, Ash, !!!, Shame, Clap Your Hands Say Yeah, Black Lips, The Mars Volta e Shout Out Louds sono solo alcuni nomi, in una storia davvero infinita e quasi impossibile da raccontare per intero.

Le origini

1980. Anno in cui le creste si attorcigliano in frange cotonate, in cui il viola si accosta al giallo, in cui pizzi e velluti si sostituiscono ai jeans infilati negli anfibi, e l’elettronica digerisce e trasforma i suoni sguaiati del punk.

1980. Anno in cui quell’incrocio di strade che i bolognesi chiamano affettuosamente “San Donnino”, al confine con il più istituzionale San Donato, accoglie i sopravvissuti ai Settanta, all’eroina, alla perdizione, all’attrattiva di un fermento che sembra coinvolgere solo marginalmente l’Italia. Ed ecco che, dalla volontà di un gruppo di amici appassionati, nasce in viale Zagabria un rifugio per i diseredati del rock: il Casalone.

Inizialmente allestito nel solaio di un asilo comunale, proponeva non solo concerti e dj set, ma anche mostre e incontri letterari per alimentare e diffondere il fermento culturale che negli anni a venire ha reso Bologna una meta ambita per creativi e studenti. Le feste organizzate da un ristretta cerchia di amici non riescono a contenere l’entusiasmo dei cittadini, e mutano ben presto in un richiamo settimanale affollato, meta ambita di chi desidera nutrirsi di musica e ballo per colorare il grigiore del degrado urbano.

Generazioni differenti si fondono in quello che diviene lentamente un crocevia di esperienze sonore, e il palco del Casalone si anima di concerti, diventando una vetrina importante non solo per le band locali altrimenti destinate a scarsa visibilità, ma anche per gruppi stranieri delle più svariate provenienze, ospiti in città per importare una creatività imperante. A sette anni dai primi party improvvisati, persino Bob Dylan, in concerto a Modena, chiede di essere portato nel locale bolognese di cui gli hanno parlato alcuni amici musicisti che vi si sono esibiti.

Gli Anni Duemila

Con l’esplosione della popolarità dei sound rock, punk e alternativi, il Covo Club vive uno dei suoi momenti di maggiore popolarità, alternando serate di scoperta musicale (con band italiane e internazionali) e vere e proprie nottate evento, con concerti unici e memorabili di band che sono tuttora un riferimento per chi ama il genere e party con dj italiani e internazionali di incredibile richiamo.

In questo momento storico prende ancora maggior forte il claim “You Heard It Here First”: chi ha visto i primi concerti italiani di una band tra le mura del Covo sa di portarsi addosso una serie di ricordi memorabili, emozioni uniche che possono scaturire soltanto dall’opportunità di poter vedere band che all’estero riempiono le arene e i palazzetti in un contesto talmente ridotto e allo stesso tempo accogliente.

Hanno suonato qui

Il palco di Viale Zagabria tiene a battesimo tutti i gruppi cittadini che hanno poi conosciuto la fama nazionale e internazionale, come Settlefish, Forty Winks, The Valentines, Cut, Lo Stato Sociale, Laser Geyser, Baseball Gregg, Federico Poggipollini, Avvoltoi, Beatrice Antolini, The Tunas, Three Second, OSC2X, Altre Di B, Husky Loops. Lo spazio diventa un richiamo anche per i musicisti più affermati della scena indipendente italiana: Afterhours, Subsonica, Calcutta, Baustelle, Radio City, Tribal Noise, Krisma, Massimo Volume, Giardini Di Mirò, Yuppie Flu, Gazebo Penguins, Fine Before You Came, Julie’s Haircut, Soviet Soviet, Le Luci Della Centrale Elettrica, Bluvertigo, Giuda, One Dimentional Man, Il Teatro Degli Orrori, Sick Tamburo, Paolo Benvegnù, Ministri, Scisma, Jennifer Gentle, Calibro 35, Verdena, Carl Brave, Franco126, Giorgio Poi, Colapesce, Dimartino, La Rappresentante di Lista, Gomma e moltissimi altri. Sul palco di viale Zagabria si esibiscono anche band di fama mondiale come Franz Ferdinand, Peaches, Notwist, Stereolab, Gossip, Super Furry Animals, Blonde Red Head, Libertines, Bonnie Prince Billy, Kings Of Convenience, Mogwai, The Mars Volta, Shout Out Louds, The Decemberists, The Lemonheads, Adam Green, Modest Mouse, Giant Sand, Calexico, Black Lips, The XX, the Internet, Ash, !!!, The Amazons e Wild Nothing, tanto per citare qualche nome.

Perché il Covo Club è un posto unico

Il Casalone ha ispirato serie tv, film, canzoni, band, libri e fotografie. Ha segnato l’esistenza di coloro che vi hanno trascorso un’adolescenza spensierata al riparo dalle tentazioni della propria epoca, ha fermato in un’istantanea un periodo di studio o anche soltanto di crescita personale per chi, vivendo i propri venti o trent’anni, era ed è alla caccia di un luogo sicuro e accogliente dove sentire l’importanza delle proprie passioni. È un rifugio per chi ancora oggi sceglie di consumarvi le suole cantando e ballando fino all’alba. 

Al centro del Covo Club ci sono le persone che ogni anno scelgono di fare parte di un ambiente unico, con una programmazione culturale sfaccettata e di qualità e con, nell’aria, una voglia di sorridere, divertirsi ed essere presi bene davvero ineguagliabile.

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