“Some Like It Hot” è un film del 1959 con Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon che racconta le avventure di un gruppo di musicisti fuori dalle righe. È divertente, sensuale, sfrenato ed eterno. “Some Like It Hot” è anche il nuovo album del trio londinese bar italia, e certi parallelismi non sono casuali. L’album pulsa di romanticismo, intrigo, scoperta di sé e rapimento sensuale tra pezzi rock bramosi, incantato folk pop, ballate stordite e momenti indefinibili che ti sorprendono come un raggio di sole alle cinque del pomeriggio. Il disco rappresenta la sintesi del mondo interiore condiviso da Nina Cristante, Jezmi Tarik Fehmi e Sam Fenton – tre songwriter che hanno superato le loro radici underground per abbracciare un orizzonte audace e panoramico.
L’evoluzione del loro suono – dalle prime registrazioni casalinghe come schizzi a matita (nel 2023 la band ha persino presentato una mostra dei propri disegni) fino alle pennellate ampie e luminose di “Some Like It Hot” – si è forgiata grazie a un ritmo implacabile di songwriting e tournée. Quando i bar italia sono emersi dall’underground nel 2023 con due album acclamati dalla critica pubblicati a pochi mesi di distanza su Matador – il misurato “Tracey Denim” e il maestoso “The Twits” – erano una band timida, che evitava il contatto visivo, iniziava i set al buio e spariva subito dopo dietro le quinte. Negli anni successivi hanno attraversato il globo, con concerti da headliner da Istanbul a Tokyo, serie di date sold out a New York e Los Angeles, e presenze a festival come Corona Capital, Glastonbury e Coachella. Con oltre 160 concerti in tutto il mondo tra il 2023 e il 2024, hanno sfatato ogni aura di mistero trasformandosi in un quintetto esibizionista e muscolare, capace di offrire bis multipli – altrettanto a proprio agio nell’incitare il pogo dei festival quanto nei momenti di intimità.
“Some Like It Hot” racconta questo percorso: una raccolta di canzoni rock che abbracciano con voracità il palco principale.
I bar italia hanno unito la serietà e la profondità dei loro temi a un gusto per lo spettacolo. Sono canzoni che trasformano le eccentricità in grandi ritornelli, trovando elevazione nella tensione e giocando con identità, emozioni e performance fino a sfumare i confini. Quel classico hollywoodiano del 1959 da cui l’album prende il nome si conclude con la celebre battuta: “Well, nobody’s perfect.” Questo disco, però, ci si avvicina parecchio.
Durante le serate del weekend ci sono le nuove linee notturne, per muoversi a Bologna e provincia durante tutta la notte (con corse ogni mezz'ora!).<br/>Sali a bordo della linea N3 e arriva al Covo (e torna a casa!) quando vuoi, ovunque abiti.
In questo periodo (e per parecchio tempo) è possibile che in questa zona ci siano dei lavori che limitano la disponibilità di parcheggi in zona. Se in viale Zagabria non trovi parcheggio consigliamo di cercare nelle seguenti vie: Kharkov, della Campagna, Francoforte, Machiavelli.