Il nuovo lavoro pone l’attenzione sul termine “Normale” come una provocazione. La band si interroga su questo termine e ne sviscera il significato potenzialmente divisivo, con il fine di domandarsi sempre cosa sia normale e soprattutto in quale contesto. La volontà è quella di riappropriarsi del vero valore delle cose, del valore dei diritti quando questi vengano dati per scontati, e di alzare la voce e di combattere quando invece le cose andrebbero cambiate, per rendere “normale” qualcosa che non lo è ancora.
Dopo 6 mesi passati in sala prove a scrivere, la band ha registrato il disco allo Stonebridge Studio di Cesena con Andrea Cola in un’unica lunga sessione di poco meno di un mese, registrando tutti insieme nella stanza dal vivo, e apportando poi poche sovraincisioni. Soluzione che ha permesso di tenere compatto tutto il filo conduttore anche dal punto di vista sonoro.
Il linguaggio sonoro utilizzato nel disco è estremamente diretto, la scrittura asciutta, musicalmente pesante, roccioso, quasi hardcore, è shoegaze compatto. Molte canzoni sono brevi, l’elettricità pervade ogni brano e rimane poco spazio per divagazioni e poesie. Oltre ai riferimenti musicali che da sempre si portano dietro, gli ascolti che hanno più influenzato la band in questo periodo sono senza dubbio Glitterer, Turnstile, Mondaze, Hotline TNT, Greet Death.
Durante le serate del weekend ci sono le nuove linee notturne, per muoversi a Bologna e provincia durante tutta la notte (con corse ogni mezz'ora!).
Sali a bordo della linea N3 e arriva al Covo (e torna a casa!) quando vuoi, ovunque abiti.
In questo periodo (e per parecchio tempo) è possibile che in questa zona ci siano dei lavori che limitano la disponibilità di parcheggi in zona. Se in viale Zagabria non trovi parcheggio consigliamo di cercare nelle seguenti vie: Kharkov, della Campagna, Francoforte, Machiavelli.